venerdì 4 novembre 2016

La storia della Coca: Da pianta sacra a droga di massa

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La storia della Coca: 
Da pianta sacra a droga di massa



La pianta di coca ha una stretta relazione culturale-religiosa con le popolazioni andine da tempo immemorabile. Sono state ritrovate decorazioni raffiguranti la foglia di coca nelle ceramiche pre-incaiche, risalenti addirittura a 5000 anni prima di Cristo. 



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Da sempre la coca è stata considerata una pianta sacra, capace di realizzare una connessione tra le divinità extraterrene  e  le popolazioni che abitavano gli altipiani della catena andina, dove attualmente si estendono parte della Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e nord del Cile. 

Dovuta alla sua caratteristica religiosa e sacra, la pianta di coca rappresentava un simbolo di prestigio tra le comunità indigene, considerata oggetto di scambio pregiato, fino ad essere considerata una “quasi moneta” durante l’Impero Inca.


Risultati immagini per conquistadores   incasQuando i conquistadores arrivarono nei territori dominati dalla civiltà incaica, scoprirono in breve tempo le virtù e le potenzialità di tale pianta, senza però vederne di buon occhio il consumo da parte della popolazione locale. Questo rifiuto da parte degli spagnoli verso il riconoscimento di una tradizione ancestrale, ha portato progressivamente ad un divieto assoluto del consumo di questa pianta sacra, affiancato dalla posizione intransigente della Chiesa, che addirittura la classificò come una pianta “demoniaca”; determinandone il declino. 


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I rituali ancestrali, direttamente riconducibili all’uso delle foglie di coca, venivano messi al bando dagli emissari del Papa,  che cercavano di estirpare le antiche credenze, a favore della cristianizzazione di tutto il territorio Inca.

Secondo la leggenda Inca, la risplendente stella bianca Spica, della costellazione della Vergine, era "Mamma Coca".


Nel 1569 tutti i vescovi immigrati e colonizzatori dell'Inquisizione del Sud America bandirono la coca come <sostanza demoniaca>.


Risultati immagini per coca incasMa presto scoprirono che i nativi (ora resi schiavi dell'egemonia bianca) potevano sopportare  il lavoro forzato ed essere più produttivi se veniva loro permesso di masticare la coca, e la sua coltivazione e il suo uso furono incoraggiati!


La Chiesa imponeva decime sul raccolto di coca e la maggior parte delle entrate dei vescovi di Cuzco provenivano dalla coca.

Questa inversione nella visione concettuale della pianta di coca, dovuto inevitabilmente ad uno scontro di civiltà, ha innescato un dibattito non ancora concluso, attualmente a livello internazionale, che ha radici soprattutto nella visione distorta che nel tempo la coca ha subito, e che continua purtroppo a subire. 


Risultati immagini per coca incasPrima di tutto bisogna fare un pò di chiarezza su cosa è effettivamente la coca, e quali caratteristiche possiede per essere considerata, da tempo immemorabile, come una pianta “sacra”. 

Diverse ricerche condotte in America latina e negli Stati uniti (Università di Harvard) sono concordi nello stabilire che la foglia di coca possiede forti capacità nutrizionali. 


Risultati immagini per coca incaDifatti è ricca di vitamine, proteine, calcio e minerali tali da poter soddisfare le richieste nutritive giornaliere di una persona adulta con la masticazione di circa 200 grammi di foglie. Combatte il mal d’altitudine, accentua l’attenzione e la concentrazione, è uno stimolante naturale  e contiene fluoro, il che aiuta a mantenere una dentatura bianca ed integra; esattamente come si è stupefacentemente ritrovato nelle numerose mummie di età incaica in Perù.



Che relazione ha una pianta dalle proprietà così strabilianti con la droga, la cocaina, e quindi il narcotraffico a livello internazionale?



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La pianta di coca possiede quattordici alcaloidi quasi tutti sintetizzati in laboratorio ed utillizzati correntemente nell’industria farmaceutica per svariati usi. Uno di essi è appunto la cocaina, isolata nel 1860 dal chimico tedesco Albert Niemann e usata come anestetico intorno al 1884. 

Gli effetti “collaterali” della cocaina, come eccitazione, perdita di fame e sonno, esaltazione degli stati d’animo nonchè la dipendenza; l’hanno elevata negli anni a livello internazionale come una droga “moderna”, soppiantando la obsoleta eroina consumata principalmente nella decade degli anni ’80. 

Risultati immagini per coca narcotrafficoLa "cocaina" si ricava dalla macerazione delle foglie di coca con sostanze altamente tossiche per l’organismo, producendo effetti devastanti a lungo termine nel corpo umano. 

Il narcotraffico legato appunto alla sua produzione, ha generato un serissimo problema a livello locale nelle aree dove si produce la pianta di coca per uso terapeutico ed alimentare. 

Difatti la ricerca di campi illegali nascosti agli occhi della polizia internazionale, alimenta il disboscamento di aree vergini della selva amazzonica, ed il processo di isolamento dell’alcaloide della cocaiona, che impiega sostanze tossiche,  contamina irreparabilmente il sottosuolo. 

Chiaramente il problema si estende anche a livello internazionale, causato da un crescente consumo di cocaina (e quindi di richiesta) soprattutto nelle aree maggiormente sviluppate del globo, come Europa e U.S.A., aumentando in maniera esponenziale i rischi a cui sono esposte le comunità indigene e l’ecosistema in cui risiedono.


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Gli organismi internazionali purtroppo hanno risposto in maniera imprecisa e ingiusta, emanando negli anni dei provvedimenti a dir poco insensati nel condannare la pianta di coca nella sua totalità, senza distinguere ciò che sono le foglie e ciò che è la cocaina, cioè il derivato illegale.

Per quanto riguarda l’utilizzo industriale della coca, è rinomato un solo caso eclatante che dovrebbe far riflettere su come tutte le convenzioni internazionali si piegano davanti ad un colosso delle multinazionali, tra le più potenti al mondo: stiamo parlando della Coca-cola. 


Risultati immagini per coca coca colaNon è più un segreto che la famosa “formula 7x”, la ricetta utilizzata per produrre la bibita, sia composta da estratti di foglie di coca prive dell’alcaloide della cocaina, un derivato della coca secondo le norme internazionali, e quindi a tutti gli effetti (teoricamente) illegale. Non è più un segreto che la Empresa Nacional de la Coca peruviana venda alla The Coca cola Company svariate migliaia di tonnellate di foglie sacre degli Inca.


Questo miracolo commerciale è avvenuto nel 1961, quando la già influente multinazionale ha “imposto” una clausula nella Convenzione Unica sugli stupefacenti delle Nazioni Unite

Qual è il futuro della pianta di coca? 
I governi andini stanno lottando perchè sia evidente agli occhi del mondo occidentale che le foglie della pianta sacra non siano associate alla cocaina ed al narcotraffico. 

Inoltre chiedono a gran voce che la pianta sia eliminata dalla lista internazionale delle droghe pesanti, e ne siano riconosciute le virtù e le qualità già apprezzate al tempo degli Inca. 


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A livello scientifico una seria ricerca sulle proprietà delle foglie di coca, a detta di molti esperti, potrebbe alleviare la crescente domanda di cibo nel mondo, in quanto il suo altissimo valore nutritivo potrebbe essere una risposta concreta alla fame mondiale. 

Il problema più difficile da superare è l’informazione, o la disinformazione che si produce nei paesi occidentali dove la mancanza di un reale interesse nei confronti delle nazioni emergenti  latinoamericane, relegano in secondo piano la loro cultura incredibilmente affascinante ed ancestrale. Al grido di «la hoja de coca no es droga», impariamo a differenziare ciò che è una sostanza illegale da una pianta sacra adorata dagli Inca e definita magica.

Fonti: http://www.elapsus.it/home1/index.php/scienza/costume/296-coca-la-foglia-sacra-degli-inca ed estratti del libro "L'alba delle droghe" di Higt Times.

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