venerdì 4 novembre 2016

La storia della Coca: Da pianta sacra a droga di massa

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La storia della Coca: 
Da pianta sacra a droga di massa



La pianta di coca ha una stretta relazione culturale-religiosa con le popolazioni andine da tempo immemorabile. Sono state ritrovate decorazioni raffiguranti la foglia di coca nelle ceramiche pre-incaiche, risalenti addirittura a 5000 anni prima di Cristo. 



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Da sempre la coca è stata considerata una pianta sacra, capace di realizzare una connessione tra le divinità extraterrene  e  le popolazioni che abitavano gli altipiani della catena andina, dove attualmente si estendono parte della Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e nord del Cile. 

Dovuta alla sua caratteristica religiosa e sacra, la pianta di coca rappresentava un simbolo di prestigio tra le comunità indigene, considerata oggetto di scambio pregiato, fino ad essere considerata una “quasi moneta” durante l’Impero Inca.


Risultati immagini per conquistadores   incasQuando i conquistadores arrivarono nei territori dominati dalla civiltà incaica, scoprirono in breve tempo le virtù e le potenzialità di tale pianta, senza però vederne di buon occhio il consumo da parte della popolazione locale. Questo rifiuto da parte degli spagnoli verso il riconoscimento di una tradizione ancestrale, ha portato progressivamente ad un divieto assoluto del consumo di questa pianta sacra, affiancato dalla posizione intransigente della Chiesa, che addirittura la classificò come una pianta “demoniaca”; determinandone il declino. 


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I rituali ancestrali, direttamente riconducibili all’uso delle foglie di coca, venivano messi al bando dagli emissari del Papa,  che cercavano di estirpare le antiche credenze, a favore della cristianizzazione di tutto il territorio Inca.

Secondo la leggenda Inca, la risplendente stella bianca Spica, della costellazione della Vergine, era "Mamma Coca".


Nel 1569 tutti i vescovi immigrati e colonizzatori dell'Inquisizione del Sud America bandirono la coca come <sostanza demoniaca>.


Risultati immagini per coca incasMa presto scoprirono che i nativi (ora resi schiavi dell'egemonia bianca) potevano sopportare  il lavoro forzato ed essere più produttivi se veniva loro permesso di masticare la coca, e la sua coltivazione e il suo uso furono incoraggiati!


La Chiesa imponeva decime sul raccolto di coca e la maggior parte delle entrate dei vescovi di Cuzco provenivano dalla coca.

Questa inversione nella visione concettuale della pianta di coca, dovuto inevitabilmente ad uno scontro di civiltà, ha innescato un dibattito non ancora concluso, attualmente a livello internazionale, che ha radici soprattutto nella visione distorta che nel tempo la coca ha subito, e che continua purtroppo a subire. 


Risultati immagini per coca incasPrima di tutto bisogna fare un pò di chiarezza su cosa è effettivamente la coca, e quali caratteristiche possiede per essere considerata, da tempo immemorabile, come una pianta “sacra”. 

Diverse ricerche condotte in America latina e negli Stati uniti (Università di Harvard) sono concordi nello stabilire che la foglia di coca possiede forti capacità nutrizionali. 


Risultati immagini per coca incaDifatti è ricca di vitamine, proteine, calcio e minerali tali da poter soddisfare le richieste nutritive giornaliere di una persona adulta con la masticazione di circa 200 grammi di foglie. Combatte il mal d’altitudine, accentua l’attenzione e la concentrazione, è uno stimolante naturale  e contiene fluoro, il che aiuta a mantenere una dentatura bianca ed integra; esattamente come si è stupefacentemente ritrovato nelle numerose mummie di età incaica in Perù.



Che relazione ha una pianta dalle proprietà così strabilianti con la droga, la cocaina, e quindi il narcotraffico a livello internazionale?



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La pianta di coca possiede quattordici alcaloidi quasi tutti sintetizzati in laboratorio ed utillizzati correntemente nell’industria farmaceutica per svariati usi. Uno di essi è appunto la cocaina, isolata nel 1860 dal chimico tedesco Albert Niemann e usata come anestetico intorno al 1884. 

Gli effetti “collaterali” della cocaina, come eccitazione, perdita di fame e sonno, esaltazione degli stati d’animo nonchè la dipendenza; l’hanno elevata negli anni a livello internazionale come una droga “moderna”, soppiantando la obsoleta eroina consumata principalmente nella decade degli anni ’80. 

Risultati immagini per coca narcotrafficoLa "cocaina" si ricava dalla macerazione delle foglie di coca con sostanze altamente tossiche per l’organismo, producendo effetti devastanti a lungo termine nel corpo umano. 

Il narcotraffico legato appunto alla sua produzione, ha generato un serissimo problema a livello locale nelle aree dove si produce la pianta di coca per uso terapeutico ed alimentare. 

Difatti la ricerca di campi illegali nascosti agli occhi della polizia internazionale, alimenta il disboscamento di aree vergini della selva amazzonica, ed il processo di isolamento dell’alcaloide della cocaiona, che impiega sostanze tossiche,  contamina irreparabilmente il sottosuolo. 

Chiaramente il problema si estende anche a livello internazionale, causato da un crescente consumo di cocaina (e quindi di richiesta) soprattutto nelle aree maggiormente sviluppate del globo, come Europa e U.S.A., aumentando in maniera esponenziale i rischi a cui sono esposte le comunità indigene e l’ecosistema in cui risiedono.


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Gli organismi internazionali purtroppo hanno risposto in maniera imprecisa e ingiusta, emanando negli anni dei provvedimenti a dir poco insensati nel condannare la pianta di coca nella sua totalità, senza distinguere ciò che sono le foglie e ciò che è la cocaina, cioè il derivato illegale.

Per quanto riguarda l’utilizzo industriale della coca, è rinomato un solo caso eclatante che dovrebbe far riflettere su come tutte le convenzioni internazionali si piegano davanti ad un colosso delle multinazionali, tra le più potenti al mondo: stiamo parlando della Coca-cola. 


Risultati immagini per coca coca colaNon è più un segreto che la famosa “formula 7x”, la ricetta utilizzata per produrre la bibita, sia composta da estratti di foglie di coca prive dell’alcaloide della cocaina, un derivato della coca secondo le norme internazionali, e quindi a tutti gli effetti (teoricamente) illegale. Non è più un segreto che la Empresa Nacional de la Coca peruviana venda alla The Coca cola Company svariate migliaia di tonnellate di foglie sacre degli Inca.


Questo miracolo commerciale è avvenuto nel 1961, quando la già influente multinazionale ha “imposto” una clausula nella Convenzione Unica sugli stupefacenti delle Nazioni Unite

Qual è il futuro della pianta di coca? 
I governi andini stanno lottando perchè sia evidente agli occhi del mondo occidentale che le foglie della pianta sacra non siano associate alla cocaina ed al narcotraffico. 

Inoltre chiedono a gran voce che la pianta sia eliminata dalla lista internazionale delle droghe pesanti, e ne siano riconosciute le virtù e le qualità già apprezzate al tempo degli Inca. 


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A livello scientifico una seria ricerca sulle proprietà delle foglie di coca, a detta di molti esperti, potrebbe alleviare la crescente domanda di cibo nel mondo, in quanto il suo altissimo valore nutritivo potrebbe essere una risposta concreta alla fame mondiale. 

Il problema più difficile da superare è l’informazione, o la disinformazione che si produce nei paesi occidentali dove la mancanza di un reale interesse nei confronti delle nazioni emergenti  latinoamericane, relegano in secondo piano la loro cultura incredibilmente affascinante ed ancestrale. Al grido di «la hoja de coca no es droga», impariamo a differenziare ciò che è una sostanza illegale da una pianta sacra adorata dagli Inca e definita magica.

Fonti: http://www.elapsus.it/home1/index.php/scienza/costume/296-coca-la-foglia-sacra-degli-inca ed estratti del libro "L'alba delle droghe" di Higt Times.

martedì 11 ottobre 2016

Le "droghe legali" che causano dipendenza, ma ammesse dal Sistema

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Siamo tutti drogati e nessuno lo dice!


Di Marcello Pamio :

E’ risaputo che le droghe pervadono tutta la nostra società e il loro abuso è dilagante. Le autorità dovrebbero vigilare sulla salute pubblica e invece non solo si girano dall’altra parte incuranti del problema, ma ci speculano sopra guadagnando cifre da capogiro. 

Ma di cosa stiamo parlando?
Questo non è il classico articolo sulle droghe tradizionali: 
cocaina, eroina, hashish, marijuana, ecc., ma sulle droghe che inconsapevolmente assumiamo ogni giorno, tutti quanti, che ci piaccia o non ci piaccia! 



Se pensate che il fenomeno non vi tocchi, leggete con molta attenzione!


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Le droghe affascinano perché alterano la nostra percezione, la capacità di vedere e sperimentare il mondo. Vi sono vari modi per ottenere più o meno lo stesso effetto: cantare, ballare, digiunare, ridere, meditare, leggere, fantasticare, ecc. 

Ma la droga è certamente molto più rapida, veloce e…proibita.
Dall’alba dei tempi l’uomo cerca e sperimenta sostanze psicotrope con le motivazioni più variegate, eccone qualcuna: 

- Espandere la propria coscienza per vedere il mondo con occhi diversi; 

- Pratiche di tipo religioso: la marijuana e molte piante allucinogene vengono usate in India e da altre popolazioni indigene; 

- Per curare malattie: oppio, cocaina, morfina marijuana e alcol sono stati i pilastri della medicina ottocentesca e venivano usati per qualunque cosa, dai dolori mestruali all’epilessia. Alla fine dell’Ottocento la cocaina veniva pubblicizzata come medicina miracolosa mentre il vino alla coca fu il farmaco più prescritto in assoluto;

- Stimolare la creatività: Charles Baudelaire usava hashish e oppio, il collega Alexandre Dumas si univa a lui negli esperimenti con l’hashish. Lo scrittore americano Edgar Allan Poe faceva uso di oppiacei e parte della sua bizzarria descrittiva, derivava proprio da esperienze con la droga. I primi scritti di Sigmund Freud furono ispirati dalla cocaina, e lui stesso ne incoraggiò il consumo; 

- Fuggire dalla noia, disperazione e migliorare l’interazione sociale; 

- Fuggire dal mondo e dai problemi quotidiani, isolandosi artificialmente. 

- ...


DROGHE ENDOGENE


Il corpo umano, soprattutto nel cervello e in certe ghiandole, produce potenti sostanze chimiche che hanno effetto sull’umore, pensieri e azioni: le endorfine. 


Risultati immagini per piante psichedelicheLe endorfine sono sostanze stupefacenti che causano molti effetti tipici degli oppiacei, tra cui euforia, stato di benessere e riduzione del dolore.  L’essere umano oltre a queste droghe oppiacee, genera anche i propri stimolanti (adrenalina o noradrenalina) e i propri sedativi (serotonina e GABA), questi ultimi in grado di rallentare la trasmissione nel sistema nervoso centrale (SNC). 

Probabilmente siamo anche in grado di produrre i propri psichedelici, come per esempio la D.M.T. (dimetiltriptamina), poiché è stato dimostrato che la ghiandola pineale, secerne ormoni con una struttura molecolare molto simile. 

In pratica, non ci facciamo mancare nulla: eccitanti, stimolanti, psichedelici e sedativi! 

Adesso, dopo questa certamente incompleta introduzione, osserviamo da vicino le droghe che tutti noi usiamo inconsapevolmente ogni giorno. Droghe che agendo nel cervello possono avere degli effetti dirompenti sul comportamento e sul nostro modo di pensare.


STIMOLANTI

La famiglia degli stimolanti, lo dice il nome stesso: stimolano, fanno sentire più vigili ed energici, eccitano in pratica il SNC. 
I nervi comunicano tra loro mediante impulsi elettrochimici. Un impulso è una vera e propria scarica elettrica che si muove velocissima lungo la fibra di un neurone. Tale fibra può terminare in un muscolo, una ghiandola o in un altro neurone, ma c’è sempre un minuscolo spazio tra la fine della fibra nervosa e la cellula seguente. 

Per riempire questo spazio, la fibra rilascia piccole quantità di sostanze chimiche (neurotrasmettitori) che influiscono nella cellula che segue.  Alcuni neurotrasmettitori sono forti stimolanti, che inducono le cellule muscolari a contrarsi, le ghiandole a secernere e altri neuroni a rilasciare scariche elettriche. 


Pertanto l’effetto stimolante che percepiamo nel corpo è il semplice risultato dell’energia chimica del corpo che va ad agire nel sistema nervoso. Lo stimolante induce l’organismo a consumare questa energia prima e in maggiore quantità rispetto alla norma. Questo è il motivo per cui dopo l’effetto stimolante (illusorio e apparente), si è molto più stanchi e scarichi di prima e servono altri stimolanti per tirarsi su, in un circolo vizioso perverso e deleterio!



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Zucchero: Mentre il nostro corredo genetico si è sviluppato in un contesto nutrizionale in cui si consumava (nel Paleolitico) procapite solo 2 kg all’anno sottoforma di miele, siamo passati a 5 kg di zucchero nel 1830 per giungere a 70 kg alla fine del secolo scorso! 

Lo zucchero bianco è una sostanza innaturale tra le più tossiche in commercio. Basta sapere che viene prodotto con latte di calce (che provoca la distruzione di tutte le sostanze organiche utili: proteine, enzimi, sali, ecc.), poi trattato con acido solforoso per eliminare il colore scuro, poi subisce altri processi, dove viene filtrato, decolorato, centrifugato, per venire alla fine colorato con blu oltremare e blu idantrene (proveniente dal catrame, quindi cancerogeno). 


Risultati immagini per zucchero drogaLa polvere bianca che si ottiene è sterile, completamente morta e dentro il nostro corpo per essere assimilata e digerita, sottrae vitamine e minerali (calcio da ossa e denti: osteoporosi e carie) per ricostruire almeno in parte quell’armonia di elementi distrutti dalla raffinazione. Questo processo acidifica il terreno biologico. 

Una recente ricerca condotta da Bart Hoebel del Princeton Neuroscience Institute, ha scoperto che lo zucchero crea una vera e propria dipendenza e sintomi di astinenza simili a quelli provocati da altre droghe. 

Nel cervello, quando si assume zucchero, avvengono dei cambiamenti neurochimici che fanno aumentare la dopamina, e questa è la ragione per cui quando si viene privati improvvisamente della dose zuccherina giornaliera, si genera una vera e propria crisi di astinenza

Prima crea una stimolazione e poi c’è la fase depressiva che crea stati di irritabilità. Questo è causato dal rapidissimo assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la glicemia, e costringe il pancreas a secernere insulina. Tale ormone fa scendere bruscamente la glicemia (malessere, sudorazione, irritabilità, debolezza) con bisogno di mangiare ancora zuccheri per sentirsi meglio.
Ma non finisce qua. 

Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito il Premio Nobel per la medicina per aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio (forma che assume lo zucchero una volta digerito, metabolizzato). Ingerendo infatti zucchero o farine raffinate (pasta, pane, biscotti, grissini, ecc.), si alza il tasso di glucosio (aumenta la glicemia) nel sangue e l’organismo libera oltre all’insulina, come abbiamo visto, l’I.G.F. una molecola con proprietà che stimolano la crescita cellulare. 



In parole povere lo zucchero 
è la benzina dei tumori.


Caffè:  La caffeina è lo stimolante naturale più diffuso e si trova in molte piante. Il caffè sarebbe stato scoperto dai nomadi etiopi che avevano notato come i propri animali domestici diventavano più vivaci dopo aver mangiato il frutto degli alberi del caffè. 

Risultati immagini per caffè drogaQuando provarono a mangiarne i semi, diventarono tutti più briosi, ma alla fine, impararono a ricavare una bevanda dai semi tostati. 
All’epoca però il caffè veniva usato solo nelle cerimonie e riti religiosi. Si incontravano una notte alla settimana, bevevano grandi quantità di caffè e rimanevano svegli a pregare e salmodiare. 
Il caffè è un forte stimolante: irrita le mucose dello stomaco e vescica (che secernono poi muco per difendersi), procura cattive digestioni gastrointestinali e impedisce una corretta assimilazione dei principi nutrizionali. E’ uno dei principali distruttori di batteri acidofili nell’intestino, con tutte le conseguenze del caso, e nemico numero uno per reni e fegato. 

Negli Stati Uniti, dove se ne consumano grandi quantità non è un caso che le marche di antiacidi è pari a quello delle marche del caffè. 

Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: 
molti consumatori non riescono a pensare con chiarezza al mattino e nemmeno andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri sintomi di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia 24-36 ore dopo l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea, irritabilità, apatia e vomito.


Risultati immagini per THèThé:  Il thé non è irritante quanto il caffè ma è sempre un potente stimolante. 
Il suo principio attivo si chiama teofillina, e tra gli effetti nell’organismo, quando lo si beve in quantità, vi è nervosismo, agitazione e insonnia. 
Essendo un eccitante, vale la stessa cosa appena vista per il caffè.


Risultati immagini per colaCola:  La cola è un seme o noce dell’albero della cola che contiene caffeina. Il loro gusto è molto amaro, ed è per questo che in commercio la cola viene addizionata di zucchero. 

La deleteria combinazione zucchero/caffeina, nelle bibite analcoliche gassate, è particolarmente capace di dare assuefazione e questo i produttori lo sanno molto bene.  

I genitori per tanto dovrebbero sapere che tali bibite sono droghe velenose capaci di influire sulla salute fisica e lo stato d’animo.

Guaranà: Il guaranà è ricavato dai semi di un arbusto della giungla brasiliana. Contiene più caffeina del caffè e viene usata per produrre bevande gassate oppure integratori stimolanti.


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Cioccolato: Una delle più note fonti di caffeina è il cioccolato, anch’esso ricavato dai semi di un albero. 

Il cioccolato contiene molto grasso ed è così amaro che deve essere mescolato con tanto zucchero per renderlo gradevole al palato.

Oltre alla caffeina, contiene teobromina (alcaloide), sostanza affine e con effetti eccitanti analoghi. Vale lo stesso discorso per il caffè con l’aggravante che il cioccolato ha un altro alcaloide e viene zuccherato.


Tabacco: Il tabacco è una delle piante stimolanti più potenti che si conoscano e la nicotina, il suo principio attivo, una delle droghe più tossiche in assoluto. Un normale sigaro contiene una quantità di nicotina sufficiente a uccidere parecchie persone (il tabacco che brucia ne distrugge gran parte). 

Risultati immagini per tabaccoLa nicotina è talmente forte e pericolosa che l’organismo umano sviluppa rapidamente una certa tolleranza per proteggersi. 
Sotto forma di sigarette, il tabacco è una delle droghe che in assoluto provoca più assuefazione: è pari al crack! 

Sembra incredibile, ma è più difficile liberarsi dell’abitudine di fumare sigarette che smettere di assumere eroina o alcol. 
Inalato a fondo, il fumo porta nicotina concentrata ai centri vitale cerebrali in pochi secondi, più velocemente di quanto impieghi l’eroina iniettata. Questo spiega perché fumare provoca un’assuefazione così rapida. 

Per tutto il Novecento le autorità incoraggiavano l’uso di questa droga, con il pretesto che favoriva la concentrazione e il rilassamento. Negli anni Cinquanta non era strano vedere i medici pubblicizzare particolari marche capaci di dare “sollievo alla gola”. 
Verso la fine del secolo scorso, la posizione della società cambiò nei riguardi del tabacco. 

Oggi, nonostante siano risaputi tutti i pericoli, i governi del mondo, dal commercio di questa droga tremenda ci guadagnano moltissimi miliardi ogni anno, addirittura quello degli Stati Uniti sostiene l’industria del tabacco con fondi pubblici!


Latticini:Dentro di noi sono attive delle droghe derivate dall'oppio e l'eroina: le endorfine!


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Nel 1979 venne isolata nel latte vaccino una sostanza oppioide: la ß caseomorfina prodotta dalla lisi della ß-caseina del latte. Successivamente sono state determinate anche altre caseomorfine, tutte peptidi costituiti da sette aminoacidi.

Alcune caseomorfine di origine bovina hanno un'azione analgesica superiore a quella della stessa morfina. Le caseomorfine provenienti dal latte di vacca sono più attive di quelle provenienti dal latte umano. Negli idrolisati del glutine, proteina presente in alcuni cereali, sono presenti le exorfine (o gliadorfine), peptidi con azione simile a quella degli oppioidi.

Si ritiene che le endorfine alimentari possono agire in individui suscettibili direttamente od indirettamente a livello cerebrale causando od incrementando sintomi psichici preesistenti.


Cereali: Nell’uomo vi è una insufficiente produzione dell’enzima Dipeptidilpeptidiasi-IV (DPP-IV) che serve a digerire la proteina dei cereali (glutine) e quella dei latticini (caseina), per cui si formano molecole dette exorfine, che se assorbite dalla mucosa intestinale hanno un effetto endorfino simile.

Risultati immagini per cerealiL’enzima DPP-IV degrada solo alcuni peptidi e viene neutralizzato da metalli pesanti come il mercurio, organofosfati, cadmio, fluoro (dentifrici e acqua), piombo e zinco.

Questa carenza enzimatica porta all’incompleta digestione delle proteine (Caseina, Glutine) con formazione di “peptidi anomali” che producono:

- Nel sangue una risposta anormale del sistema immunitario. Questi peptidi però sono molto simili alla mucosa dell’intestino, per cui scatenano malattie autoimmuni

- Attraversando la mucosa vanno ad occupare i siti recettoriali propri delle endorfine. La loro sequenza aminoacidica (gluteomorfina e caseomorfina) è simile a quella degli oppiacei epossono aumentare la soglia del dolore, alterare comportamento e percezione…



SEDATIVI

A differenza degli stimolanti, i sedativi sono sostanze che abbassano il livello di energia del sistema nervoso, riducendo la sensibilità alla stimolazione esterna e a dosi elevate inducono il sonno

Alcol:  L’alcol è la sostanza psicotropa più diffusa al mondo e utilizzata ogni giorno da milioni di persone. Forse è anche la più antica droga nota all’essere umano. 


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Una volta entrato nell’organismo, l’alcol viene assorbito con grande rapidità dall’apparato digerente, entra nel flusso sanguigno e raggiunge il cervello, dove influenza stati d’animo e comportamenti. 

L’organismo deve lavorare duramente per eliminare l’alcol: ne brucia una parte come combustibile (fegato) e ne espelle una immutata sotto forma di respiro (polmoni) e urine (reni). Quindi i principali organi emuntori del corpo vengono sfibrati per espellere l’alcol, ma quello che ne risente di più è il fegato che a lungo andare diventa sempre più gonfio e pieno di grasso (steatosi), perdendo molte delle sue funzioni metaboliche importantissime. 

Il senso di calore prodotto dall’alcol è ingannevole: è dovuto all’aumento del flusso sanguigno verso la pelle e questo permette al calore di disperdersi nell’aria, raffreddando pericolosamente il corpo. 

L’alcol, tra le altre cose, è un fortissimo diuretico:
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Fuori da ogni discussione che l’alcol sia la più tossica delle droghe esaminate, pur tuttavia, è la nostra stessa società ad aver fatto dell’alcol la propria droga di prima scelta, grazie anche al fatto che i governi, come nel caso del tabacco, ci guadagnano cifre spropositate... 

Nessuno ha interesse ad educare le persone del pericolo di questi veleni tossici e pericolosi.





FARMACI DA BANCO 

Dopo aver elencato le sostanze chimiche naturali, contenute in alcuni alimenti e/o piante, che vanno ad interagire con il SNC, è doveroso aggiungere un capitolo sui farmaci da banco. 

Moltissimi prodotti in vendita, considerati innocui anche dagli stessi medici prescriventi, e usati da milioni di persone ogni giorno per svariati problemi di salute, interagiscono pericolosamente con il nostro SNC. Sono informazioni utili da sapere, per evitare gratuiti squilibri mentali, soprattutto nel caso di bambini.



Risultati immagini per Antistaminici:
Antistaminici:  Le allergie sono in costante aumento nella nostra società e non a caso gli antistaminici sono tra i farmaci più consumati in assoluto. Quello che però c’interessa è che stranamente il nostro SNC è molto sensibile a questi farmaci.
Alcune reazioni allergiche sono mediate da una sostanza endogena, cioè prodotta dal corpo, ce si chiama istamina. 

I farmaci, nel tentativo di eliminare i sintomi delle allergie, bloccano l’azione della istamina, cioè bloccano il lavoro importante che sta compiendo la Natura. Ecco perché con gli antistaminici non si curerà mai nessuna allergia! 

In compenso, gli antistaminici provocano delle profonde alterazioni dello stato d’animo, rendono depressi, acidi, apatici e incapaci di ragionare in modo chiaro. Offuscano il pensiero. 

Sono sostanze psicotrope! 


Questo è il motivo per cui alcuni antistaminici, come per esempio la Piribenzamina, vengono utilizzati da tossicodipendenti per sballarsi. Viene venduto anche il Nopron, detto “sciroppo della mamma manager”, e dato da pediatri inconsapevoli per far dormire bambini piccolissimi. 

L’uso di questa droga (ipnotico) è molto diffusa nei bambini piccoli che piangono di notte e/o che piangono dopo, per esempio, la poppata di latte vaccino. Il latte vaccino è una delle sostanze più intolleranti che esistano, e i piccini, spesso e volentieri, piangono proprio per l’azione tossica che ha a livello intestinale. 

Noi adulti cosa facciamo? Li droghiamo con un ipnotico, con tutti le conseguenze e i danni che possiamo solo lontanamente immaginare...


Cortisonici, corticosteroidi: 
Le ghiandole surrenali, oltre all’adrenalina scernono dei corticosteroidi (cortisone e affini). 
Sono universalmente usati per ridurre le infiammazioni, le reazioni allergiche e le eruzioni cutanee. 


Risultati immagini per Cortisonici,
Come ogni farmaco, anche i cortisonici, anche a dosi modeste, possono sconvolgere in modo drastico l’equilibrio chimico dell’organismo e dare luogo a tossicità, fino al decesso. 
Arrestano la produzione da parte del corpo di steroidi naturali, e le conseguenze possono essere: aumento di suscettibilità, stress e infezione. 

Questi farmaci, inoltre, possono dar luogo a euforia estrema, simile alla psicosi maniaco-depressiva, e un loro uso prolungato può trasformare tale euforia in profonda depressione. 

Gli steroidi possono rendere psicotici alcuni individui e fare venire manie suicide.


Sciroppi per la tosse:
Risultati immagini per Sciroppi per la tosseAlcuni sciroppi per la tosse non contengono alcuna sostanza psicotropa, altri invece noti sedativi come alcol e cloroformio, stimolanti come pseudoefedrina, antistaminici o derivati oppiacei. 
Il principale sedativo da banco per la tosse contiene destrometorfano, un parente della codeina che calma il nucleo della tosse, senza andare a curare l’origine della stessa. 

I consumatori drogati, ne assumono grandi quantità per ottenere uno stato da zombie chiamato dexing o robotripping.

Broncodilatatori: 
Sono farmaci che aprono le vie aeree nell’apparato respiratorio e agiscono stimolando il sistema nervoso simpatico, che regola le pareti muscolari dei tubi bronchiali. La conseguenza, oltre all’effetto voluto, è che provocano eccitazione, irrequietezza, ansia e insonnia.

Creano molta dipendenza, quando l’effetto di una dose svanisce, la costrizione bronchiale aumenta rendendo necessarie altre dosi, e via così in un circolo deleterio. 

Uno dei farmaci più ampiamente prescritto, la teofillina, viene tenuto sotto attento esame come possibile causa di comportamenti violenti e singolari. La teofillina è il principio attivo del thé ed è un parente stretto della caffeina.


Decongestionali nasali:
Uno degli effetti degli stimolanti è quello di contrarre i vasi sanguigni nel naso e nei seni. Tale costrizione restringe i tessuti, consentendo all’aria di passare meglio. 


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Tale effetto è ovviamente momentaneo, e quando svanisce viene seguito da una reazione opposta detta “rimbalzo”, nella quale i seni sono più chiusi di prima. Il meccanismo di forte dipendenza dipende dalla natura temporanea del sollievo che danno, se si continua ad usarli per far fronte al “ribalzo” che segue alla dose iniziale, in breve non si riuscirà più a respirare senza. 
Nel mercato sono disponibili forme decongestionanti orali contenenti la pseudoefedrina, parente stretto della efedrina stimolante.

Quindi quando assumiamo sostanze tossiche-velenose come caffè, thè, cioccolata, zucchero o altre droghe come fumo o farmaci, l’effetto immediato è l’eccitazione del sistema. 

Questa eccitazione però non è dovuta alla droga in sé (caffeina, nicotina, teofillina, teobromina, ecc.), ma all’Energia o Forza Vitale che viene sequestrata dal corpo per espellere la tossina velenosa.
Dopodiché si manifesta l’effetto secondario che è esattamente contrario: tutto il sistema prima eccitato, energico, si svuota e scarica. 

A lungo andare, questo assurdo modus vivendi antinaturale, debilita fisicamente e psichicamente l’uomo di energia vitale.



Siamo drogati e non lo sappiamo 


All’appello mancano moltissime altre sostanze con effetti diretti sul SNC, ma certamente il materiale trattato è sufficiente per affermare che oggi una persona “normale”, con uno stile di vita “normale”, è un drogato! 

Ricordiamo che l’abuso di droga non è il consumo di una sostanza non accettata o illegale: 



drogarsi significa assumere qualunque sostanza che danneggia la salute fisica e/o mentale. 


Far crescere bambini con alimenti putrefattivi come le proteine animali, alimenti mortiferi come bevande gassate e alcoliche (eccito-deprimenti), zuccheri e cereali raffinati (eccito-deprimenti), caffè, thé (eccito-deprimenti), significa sviluppare adulti corrotti, drogati, dipendenti e soprattutto privi di energia vitale. 

Quindi predisposti alle malattie e al controllo mentale!

Tutto questo ovviamente fa comodo al Sistema, a cui non dispiace aver a che fare con persone non libere e manipolabili. 

Quindi non dobbiamo scandalizzarci se oggi i giovani abusano di alcol o altre sostanze deleterie per il corpo e la mente: noi adulti li abbiamo svezzati e fatti crescere con droghe non meno tossiche e pericolose per la salute!

Tratto dai seguenti libri: 

- “Dal cioccolato alla morfina: tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente”, Andrew Weil e Winifred Rosen, ed. Arcana 

- “Anti-cancro: prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali”, David Servan-Schreiber, ed. Sperling & Kupfer 

- “Il Sistema Igienistico”, Herbert Shelton, ed. Manca

Fonte: https://crepanelmuro.blogspot.it/2016/10/siamo-tutti-drogati-e-nessuno-lo-dice.html?spref=fb