Pochi sanno cosa sia, pochi sanno che esiste e ancora meno
sanno che questo animale ha praticamente vissuto con i dinosauri, forse anche
prima di loro, si stima possa avere circa 550milioni di anni, ed è arrivato
fino a noi attraverso le ere per essere poi brutalizzato dall’uomo.
Il limulo, Limulus polyphemus conosciuto anche come granchio
reale, è un artropode chelicerato, unico rappresentante del genere Limulus diffuso prevalentemente sulla costa est del
nord America, dal Maine fino al sud della Florida, e nel golfo del Messicofino
alla penisola dello Yucatan annoverabile fra le vittime della moderna medicina.
In realtà ha molto poco in comune con i granchi, si può dire che sia più un
aracnide, corazzato e in grado di vivere sott’acqua. Un animale strano, non
particolarmente affascinante, ma di sicuro curioso, assomiglia molto ad uno
strano fossile e la sua particolarità è avere il sangue trasparente che a
contatto con l’aria diviene blu.
Ed è proprio questo sangue così particolare che fa di lui
una preda così ambita e così vulnerabile.
Nonostante l’aspetto preistorico, è un’animale a tutti gli
effetti, e come tale soffre, ha paura e muore.
Un’altra sorprendente caratteristica di questo animale sono
gli occhi, infatti il suo apparato visivo è costituito da due occhi laterali
composti situati in cima al carapace e 5 occhi semplici sensibili alla luce, di
cui due mediani, uno endoparietale e due laterali rudimentali.
Ma perché interessa così tanto alle case farmaceutiche?
Perché il suo sangue, ricco di rame, reagisce ai batteri gram-negativi formando
coaguli, per questo viene impiegato nel cosiddetto LAL TEST, una test
utilizzato per garantire la sterilità e la apirogenicità dei farmaci.
Sostanzialmente serve per vedere se un farmaco è contaminato da batteri o meno.
Fu lo scienziato statunitense Frederick B. Bang, in una
ricerca scientifica pubblicata nel 1956, a mettere in evidenza questa
caratteristica del sangue dei limuli e per le case farmaceutiche si profilò
immediatamente un grosso risparmio economico, rispetto alla stabulazione di
cavie o conigli utilizzati poi per i vari test.
Questi animali vengono prelevati dal loro habitat nel
periodo della riproduzione, quando raggiungono le acque meno profonde della
costa, vengono lavati, disinfettati e immobilizzati su una linea di prelievo
dove gli viene infilato un ago nel dorso per accedere al loro vaso sanguigno
maggiore e prelevare loro il 30% del sangue.
Molti di loro muoiono traumatizzati da queste procedure poco
gentili, per usare un’eufemismo, altri muoiono quando vengono ributtati in mare
per la troppa debolezza, ma nessuno se ne occupa perché li stanno solo
sfruttando non li massacrano.
Eppure il National Geographic afferma che su
migliaia di animali catturati ne muoiano il 20%… e sono tanti.
Ci sono addirittura campagne per salvare il limulo, ma per
quale motivo? Empatia? Amore per la natura? Purtroppo no, è un mero interesse,
il limulo serve all’industria farmaceutica e nascono addirittura vasche per
l’allevamento e la fecondazione assistita, più limuli uguale più sangue, più sangue
uguale più soldi.
A voi il video….
giudicate voi.
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