lunedì 22 giugno 2015

Epilobium parviflorum - la pianta che cura la prostata

L'Epilobium, (Epilobio in italiano) è una pianta infestante pressoché sconosciuta al pubblico.
Questa pianta cresce in prossimità di fiumi, torrenti e ruscelli, nelle zone particolarmente umide, su terreni accidentati, ricchi si sabbia e sassi.

Di varietà di Epilobio però ce ne sono a decine e occorre dunque distinguere accuratamente quelle per l'uso medico che andiamo ricercando. Questo è il caso dell'Epilobium parviflorum, che si distingue dalle altre specie per i suoi fiori rosa e bianchi, molto più piccoli.



Nel suo celebre libro: "La Salute della Farmacia del Signore, Maria Treben descrive così l'epilobium parviflorum:

"Si coglie la pianta intera,ossia fusto con foglie e fiori,troncandola possibilmente al centro -è proprio facile coglierla- affinché riproduca nuovamente dei polloni laterali. Il materiale raccolto dev'essere sminuzzato fresco. Della tisana di Epilobio si bevono,anche nei casi più gravi,soltanto due tazze al giorno,cioè una al mattino a digiuno e l'altra alla sera. Ma questo non significa che si debba trascurare di andare dal medico. Il medico dev'essere interpellato in ogni caso quando si tratta di malattie gravi."

MODALITA' DI PREPARAZIONE


Tisana: 1 cucchiaino da dessert colmo dell'erba su 1/4 di litro d'acqua;sbollentare solamente;lasciare riposare brevemente. Non più di due tazze al giorno,al mattino a digiuno e alla sera,1/2 ora prima di cena.

Interessante anche l'opinione del Dr. Amtzen di Berlino:

"Occupiamoci ora dell' Epilobio di Maria Treben. Caratteristico di questa pianta è che inizialmente potrebbe sembrare un piccolo innocente fusto fiorifero. In realtà si tratta invece di un ovario infero che, come qualsiasi frutto che si rispetti, dopo la fioritura si gonfia notevolmente,cambia colore e cresce in lunghezza. In autunno poi se ne spargono i semi avvolti da una fitta peluria contonosa. 

L'Epilobio nelle sue diverse varietà è abbastanza diffuso.Produce fiori e frutti in notevole quantità mentre il ruolo di foglie,fusto e radice ha un aspetto irrilevante. 

Tutto ciò,rapportato al corpo umano, significa che l'effetto principale si esplica a livello della porzione inferiore del tronco,di cui parte essenziale è l'apparato urogenitale. Per altre considerazioni la zona intestinale è piuttosto da escludere (essa riguarda più le droghe saporite quali per esempio quelle amare).
L'ovario,parte più appariscente e più importante,è situato all'interno. Ciò può significare che vi possa essere un chiaro rapporto con la prostata. Lo sviluppo del frutto in autunno ci richiama all'autunno dell'uomo e la presenza ubiquitaria ad una "malattia" altrettanto diffusa.

Nel melone e nella zucca troviamo una condizione molto simile:l'ovario infero, l'ingrossamento enorme dopo la fioritura,e,quasi necessariamente,l'effetto sugli organi urinari. Lo stesso fenomeno è riscontrabile nella pera (pyrus). 

Per gli specialisti:anche la Hypoxis rooperi,infine, la pianta fondamentale della Sitosterina del Sudafrica,possiede l' ovario infero.
Interessante è inoltre il fenomeno di alcune piante urogenitali importanti quale il pioppo ed il cotone (Gossypium) che sono caratteristiche per l'eccezionale sviluppo di cotone. Non ne è stata trovata ancora nessuna spiegazione.

La forma più efficace di somministrazione è,come del resto afferma anche Maria Treben, le tisane. 



Questa preparazione aromatica e acquosa indirizza i poteri di attività terapeutica verso l'uomo inferiore col suo apparato urogenitale. Ciò che però è più importante è che l'Epilobio guarisce. Dobbiamo quindi tutta la nostra riconoscenza alla riscopritrice di questa pianta speciale della Farmacia del Signore.

AVVERTENZE: Ricordiamo a tutti di avere rispetto per questa pianta e di raccoglierla ricordandosi sempre di non esagerare, tagliare solo il necessario, lasciando alla pianta la possibilità di riprodursi.

Nessun commento:

Posta un commento