Questa pianta cresce in prossimità di fiumi, torrenti e ruscelli, nelle zone particolarmente umide, su terreni accidentati, ricchi si sabbia e sassi.
Di varietà di Epilobio però ce ne sono a decine e occorre dunque distinguere accuratamente quelle per l'uso medico che andiamo ricercando. Questo è il caso dell'Epilobium parviflorum, che si distingue dalle altre specie per i suoi fiori rosa e bianchi, molto più piccoli.
"Si coglie la pianta intera,ossia fusto con foglie e fiori,troncandola possibilmente al centro -è proprio facile coglierla- affinché riproduca nuovamente dei polloni laterali. Il materiale raccolto dev'essere sminuzzato fresco. Della tisana di Epilobio si bevono,anche nei casi più gravi,soltanto due tazze al giorno,cioè una al mattino a digiuno e l'altra alla sera. Ma questo non significa che si debba trascurare di andare dal medico. Il medico dev'essere interpellato in ogni caso quando si tratta di malattie gravi."
MODALITA' DI PREPARAZIONE
Tisana: 1 cucchiaino da dessert colmo dell'erba su 1/4 di
litro d'acqua;sbollentare solamente;lasciare riposare brevemente. Non più di
due tazze al giorno,al mattino a digiuno e alla sera,1/2 ora prima di cena.
Interessante anche l'opinione del Dr. Amtzen di Berlino:
"Occupiamoci ora dell' Epilobio di Maria Treben.
Caratteristico di questa pianta è che inizialmente potrebbe sembrare un piccolo
innocente fusto fiorifero. In realtà si tratta invece di un ovario infero che,
come qualsiasi frutto che si rispetti, dopo la fioritura si gonfia
notevolmente,cambia colore e cresce in lunghezza. In autunno poi se ne spargono
i semi avvolti da una fitta peluria contonosa.
L'Epilobio nelle sue diverse
varietà è abbastanza diffuso.Produce fiori e frutti in notevole quantità mentre
il ruolo di foglie,fusto e radice ha un aspetto irrilevante.
Tutto
ciò,rapportato al corpo umano, significa che l'effetto principale si esplica a
livello della porzione inferiore del tronco,di cui parte essenziale è
l'apparato urogenitale. Per altre considerazioni la zona intestinale è
piuttosto da escludere (essa riguarda più le droghe saporite quali per esempio
quelle amare).
L'ovario,parte più appariscente e più importante,è situato
all'interno. Ciò può significare che vi possa essere un chiaro rapporto con la
prostata. Lo sviluppo del frutto in autunno ci richiama all'autunno dell'uomo e
la presenza ubiquitaria ad una "malattia" altrettanto diffusa.
Nel melone e nella zucca troviamo una condizione molto
simile:l'ovario infero, l'ingrossamento enorme dopo la fioritura,e,quasi
necessariamente,l'effetto sugli organi urinari. Lo stesso fenomeno è
riscontrabile nella pera (pyrus).
Per gli specialisti:anche la Hypoxis
rooperi,infine, la pianta fondamentale della Sitosterina del Sudafrica,possiede
l' ovario infero.
Interessante è inoltre il fenomeno di alcune piante
urogenitali importanti quale il pioppo ed il cotone (Gossypium) che sono
caratteristiche per l'eccezionale sviluppo di cotone. Non ne è stata trovata
ancora nessuna spiegazione.
La forma più efficace di somministrazione è,come del resto
afferma anche Maria Treben, le tisane.
Questa preparazione aromatica e acquosa
indirizza i poteri di attività terapeutica verso l'uomo inferiore col suo
apparato urogenitale. Ciò che però è più importante è che l'Epilobio guarisce.
Dobbiamo quindi tutta la nostra riconoscenza alla riscopritrice di questa
pianta speciale della Farmacia del Signore.
AVVERTENZE: Ricordiamo a tutti di avere rispetto per questa pianta e di raccoglierla ricordandosi sempre di non esagerare, tagliare solo il necessario, lasciando alla pianta la possibilità di riprodursi.
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